mercoledì 26 dicembre 2012

La presa dello scettro europeo della coppia "Merkameron"

La crisi economica divora governi al tal punto che i sopravissuti, sovente, dimenticano coloro che sono caduti precedentemente. La poltrona del presidente o del primo ministro uscente non fa in tempo a raffreddarsi quando un'altro occupa subito il posto. Colui che eredita la poltrona non sempre ha diritto agli stessi privilegi del suo predecessore. Tantomeno nei suoi rapporti con gli altri partner europei a Bruxelles.

Ciò è accaduto all'asse franco-tedesco. Solo 6 mesi or sono le urne francesi spazzarono via il superpresidente Sarkozy dall'Unione Europea ma, la sua vecchia compagna geostrategica, ha già incontrato un nuovo cicisbeo. Molto più giovane e liberale del suo predecessore. Ma anche più euroscettico e senza accento francese!

Ovviamente il suo nome è David Cameron. Sembra che la sua figura stia andando a ricoprire il vuoto non colmato da Francois Hollande. Infatti il nuovo presidente francese si è decisamente allontanato dalla cancelliera tedesca da quando salì al potere lo scorso maggio.

Angela Merkel non da l'impressione, però, di voler proseguire in solitaria, a livello europeo, la parte finale della legislatura alemanna, che si concluderà con le elezioni generali del prossimo ottobre 2013. Davanti all'impossibilità di stringere un'alleanza con Hollande, la cancelliera sembra voler sostenere un asse Merkameron che sia di rilievo, dopo la caduta di Sarkozy. 

La crescente collaborazione tra Londra e Berlino si è rafforzata nelle ultime settimane. Alcuni analisti di Bruxelles ipotizzano che sarà il binomio vincente del 2013.

Il gesto di "amore" più recente, che ha fatto scaturire l'allarme tra i partners europei, ebbe luogo durante la fase di negoziazione per la supervisione bancaria a livello europea, raggiunta nella mattinata del 13 dicembre scorso. L'accordo incluse una riforma dell'Autorità Bancaria Europea (organismo incaricato del controllo bancario) che, contro la proposta dell'Unione Europea, concere a Londra una sproporzionata capacità di influenzare. Il ministro delle finanze tedesco,
Wolfgang Schäuble, ha appoggiato apertamente questa risoluzione, nonostante ciò mini l'unità dell'euro, secondo Bruxelles.

Questa non è stata la prima volta che Berlino è andata  in soccorso di Londra, sempre più sola a livello europeo. Durante la negoziazione del bilancio comunitario del 2014-2020, la cancelliera tedesca frenò qualunque tentativo di soggiogamento verso Cameron. Infatti la cancelliera preferì spostare tale negoziazione al 2013, nonostante l'evidente rischio di sovrapposizione con la campagna elettorale tedesca.

Entrambi gli esempi mostrano come l'asse Merkameron sia più difensivo che costruttivo. E che se arriveranno ai propri traguardi, sarà più per i rispettivi interesse personali piuttosto che per quelli dei proprio partiti politici. Fonti interne al PPE assicurano che, a livello istituzionale, i legami con i Tories si ruppero da quando il partito di Cameron abbandonò il percorso europeo.

In questo momento Cameron deve affrontare, all'interno del suo partito, una rivolta euroscettica. Per questo la mano tesa dalla Merkel è utile all'incremento del peso britannico nell'Unione Europea. Vista dal lato della cancelliera, questo patto serve a fare da contrappeso al crescente disagio dei partner europei per la gestione alemanna della crisi dell'euro. Sopratutto Italia, Francia e Spagna.

Hollande ha voltato le spalle alla Merkel con la speranza che le elezioni tedesce regalino un socialista (nonostante i sondaggi non sembrano propendere per questa eventualità).

La relazione tra Parigi e Berlino si è deteriorata al punto che non hanno raggiunto un accordo per l'elezione della presidenza dell'eurogruppo (consiglio dei ministri dell'eurozona), che dopo la partenza di Jean-Claude Juncker spetterà al ministro tedesco o francese.


P.S: l'articolo originale lo trovate qui.
Pleased to have informed you...I still wish you a merry christmas.

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