domenica 6 gennaio 2013

Per tutti quelli che "se usciamo dall'euro la cina ci schiaccerà!"

La Cina, o anche China, è divenuta spauracchio ed arma segreta del luogocomunista piddino. Ogni qual volta si incomincia un dibattito sulla possibilità o meno di uscire dall'euro, dopo aver enunciato inflazione alle stelle, materie prime costosissime, cavallette, cavalieri dell'apocalisse, ecco arrivare l'asso nella manica. L'arma segreta che annichilirà tutto e tutti. LA CINA (caps lock attivato di proposito). La tesi di fondo del piddino è che nel momento in cui uscissimo dall'Unione Europea, e quindi dall'euro, non potremmo più competere con i cinesi. Solamente rimanendo nel grembo europeo potremmo affrontare le dure sfide future lanciate dai BRIC(S).

Ma scusate un attimo. Una domanda, semplice. Chi è la Cina? Non è quella nazione in cui la politica economica del paese viene gestita direttamente dall'apparato statale? Non è quella nazione che, seppur non ricchissima di materie prime, è considerata tra le economie più potenti del globo? Non è quella nazione in cui si ritiene che esista la castacorruzzzzionecomunista? Non è per caso, ma potrei sbagliarmi, quella nazione in cui il renminbi viene tenuto appositamente deprezzato per favorire le esportazioni? Quindi ora mi chiedo, serenamente e pacatamente (come direbbe Marzullo): ma se uscissimo dall'euro non faremmo esattamente quello che la Cina sta facendo da anni? E se la Cina lo fa e gli riesce pure bene, noi di cosa dovremmo aver paura? Prima di adottare l'euro come moneta unica non mi pare che fossimo una nazione da terzo mondo. Eravamo, nonostante tutto, parte del G7, ossia delle nazioni maggiormente industrializzate. Non eravamo padroni del nostro destino, con la tanto odiata liretta, quando Banca d'Italia finanziava, comprando titoli, direttamente dal Tesoro? Nei momenti di difficoltà semplicemente andavamo a svalutare la nostra moneta. Semplicemente per riacquistare competitività. Quando avevamo la lira non mi pare che non fossimo competitivi con i giganti di allora: USA, Giappone, la stessa Germania. Purtroppo oggi la svalutazione è immorale. Scusate. La svalutazione del cambio è immorale. Mentre invece non è considerato immorale la svalutazione dei salari. Conviene ricordarlo sempre. Se adotti un cambio fisso e necessiti di riacquistare competitività sul mercato, non puoi svalutare la tua moneta. L'unica cosa che puoi svalutare sono i salari.
Se svalutare il cambio è immorale, allora rivalutare sarà cool. Perchè allora tutti evitano di farlo? Perchè la Cina, e la stessa Germania, hanno sempre evitato rivalutazioni del cambio?

BTW risulta pressochè impossibile entrare nei gangli dei ragionamenti piddini. Forse perchè diventa incomprensibile il motto "la strada sbagliata ci porterà nel posto giusto". Non potremmo semplicemente prendere la strada giusta?

Nessun commento:

Posta un commento